Martedì 15 marzo alle 10.30, presso lo Chalet Allemand del Parco culturale Le Serre, in via Tiziano Lanza 31, è stato presentato al pubblico il progetto MoVITo (Monitoraggio e Valorizzazione degli Impollinatori nella Città Metropolitana di Torino).
Il progetto, nato dalla partnership di sei strutture dell’Università di Torino, con capofila il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA), vede il supporto di numerosi partner esterni tra cui la Città di Grugliasco e la Società Le Serre.
I suoi obiettivi? MoVITo vuole sensibilizzare le persone coinvolgendole attivamente nello sviluppo di azioni che, nel tempo, possano migliorare la conoscenza e le condizioni generali per la sopravvivenza degli insetti impollinatori, tra cui ritroviamo api selvatiche, sirfidi e lepidotteri. Non tutti, infatti, sanno che questi insetti svolgono un ruolo essenziale negli ecosistemi, basti pensare che sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e che garantiscono circa il 35% della produzione alimentare globale. Purtroppo, però, sono in diminuzione a causa di molteplici fattori che agiscono singolarmente o in combinazione fra loro (cambiamenti climatici, carenza di idonei siti di alimentazione e nidificazione, agricoltura intensiva, uso di pesticidi e prodotti fitosanitari, diffusione di patologie). Da qui la necessità di garantirne la sopravvivenza.
Non bisogna, infatti, dimenticare l’importanza che gli impollinatori ricoprono per l’attività umana: nella sola UE, circa l’84% delle specie coltivate e il 78% della flora selvatica dipendono, almeno in parte, dall’impollinazione animale. Circa 15 miliardi di euro della produzione agricola annuale dell’UE sono attribuibili agli insetti pronubi.
Tra le azioni principali del progetto MoVITo ci sono il monitoraggio degli insetti impollinatori attraverso strumenti di Citizen Science come iNaturalist, social network che consente la mappatura e la condivisione di osservazioni di animali e piante, e la realizzazione di eventi di educazione naturalistica e scientifica (BioBlitz). Inoltre sono previste numerose attività complementari che coinvolgeranno la cittadinanza e diverse realtà del territorio come, ad esempio, il posizionamento di tre casette per le api selvatiche con annesse piccole aiuole fiorite in alcune aree individuate nella città di Grugliasco (Parco culturale Le Serre, Prato degli Orti e Parco Villa Claretta).
Attraverso il monitoraggio in aree campione a Grugliasco, si cercherà di capire come gli ecosistemi rispondano al cambiamento climatico e alla gestione del territorio. Numerosi studi hanno evidenziato come sia il clima, sia i cambiamenti di uso del suolo e delle pratiche di utilizzo annesse siano fattori chiave nel guidare la composizione in specie e la struttura delle reti “piante – impollinatori”. L’obiettivo iniziale è capire come la composizione in specie e la loro struttura in rete sia influenzata primariamente dalle modalità di gestione degli habitat semi-naturali e di quelli agricoli e successivamente comprendere i potenziali rischi annessi ai cambiamenti climatici. Questo ai fini di una valutazione della eventuale esigenza di specifici interventi di gestione.
Nella pratica vengono effettuati censimenti specie-specifici, in particolare su specie floristiche selezionate che, per abbondanza o rilevanza, caratterizzano i prati. Il censimento avviene durante tutto il periodo di fioritura delle specie floricole selezionate.I rilevatori possiedono sia competenze botaniche sia entomologiche. La raccolta dei campioni viene eseguita tramite retini, aspiratore e pinzette. Ciascun Lepidottero, Apoideo e Sirfide catturato sul fiore viene identificato e vengono estratti i granuli di polline trasportato. I campioni sono analizzati, prima allo stereomicroscopio per estrarre il polline e quindi al microscopio ottico per la sua identificazione. Per l’identificazione del polline ci si avvale inoltre di tecniche di DNA barcoding. I dati floristici ed entomologici così raccolti verranno impiegati per una pollen analysis and interaction networks, al fine di valutare l’efficacia di Lepidotteri, Apoidei e Sirfidi nel favorire il trasporto di polline e cooperare attivamente ai processi di impollinazione.
Per informazioni è possibile contattare la segreteria della società Le Serre mandando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando al numero 011/785573 dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17, il venerdì dalle 9 alle 13 oppure contattare il prof Marco Porporato al numero 338 4271292 - 011 670 8584 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Per conoscere più da vicino le iniziative e le attività di MoVITo: www.movito.unito.it
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Foto di Aleksandar Pizzul ed Elisa Ferrari