Si è svolta questa mattina la tradizionale cerimonia delle Forze armate e la Festa dell’unità nazionale ricordando la fine della Prima guerra mondiale nel 1918 e i caduti sacrificati per la Patria.
Quest'anno le celebrazioni ufficiali si sono svolte in piazza 66 Martiri, alle 11.30, con la deposizione di una corona d'alloro davanti al monumento dedicato all'alpino, simbolo italiano della prima guerra mondiale, da parte del sindaco della città di Grugliasco Emanuele Gaito, del Presidente del consiglio comunale Luigi Musarò e dell'alpino Piero Cortese.
«In questa importante giornata - ha detto il sindaco Gaito - rivolgiamo un pensiero ai militari italiani che, in questa fase così densa di tensioni internazionali, sono impegnati nelle missioni lontane dai nostri confini per promuovere la tutela dei diritti umani. Riflettiamo sui valori di pace racchiusi nella nostra Costituzione, ricordando che le guerre sono la strada peggiore da percorrere per risolvere le dispute tra Stati».
Prima dell'intervento del sindaco, ha preso la parola Piero Cortese che ha letto la preghiera dell'alpino e un messaggio del presidente nazionale degli Alpini: «L'appuntamento di questo giorno si carica di grande significato visto il clima teso in diverse parti del mondo - ha letto Cortese - Siamo qui, oggi, perchè ribadiamo il nostro attaccamento ai valori di spirito e di sacrificio, servizio, solidarietà e amore per la pace».
Davanti al monumento ai caduti, in piazza 66 Martiri, il sindaco, il presidente del consiglio comunale, il comandante della Polizia locale Massimo Penz e il vicecomandante della stazione dei Carabinieri di Grugliasco, hanno posato la corona in memoria dei caduti di tutte le guerre. La cerimonia è stata accompagnata dalla tromba della banda musicale "Città di Grugliasco".
Alle 18.30, presso la chiesa parrocchiale di San Cassiano si svolgerà la messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre.
Foto di Rolando Capozzoli