No all’eliminazione della linea 38 senza un reale potenziamento del 17 nella frequenza e nel percorso; sì alla modifica del percorso del 44 a Grugliasco dove coincide con il 76 e suo prolungamento verso il Pip a Collegno; sì al prolungamento del 76 a Grugliasco verso il Borgo Nuovo, ma con prosecuzione, invece che verso corso Allamano, verso corso Torino e Fermi e a Collegno al Villaggio Dora, possibilmente fino a via Portalupi.
Gli assessori alla Mobilità Sotenibile e Viabilità di Grugliasco Raffaele Bianco e alla Progettazione Strategica e Innovazione Maria Luisa Mattiuzzo di Collegno hanno deciso di ribadire in maniera congiunta le osservazioni che avevano già sottoposto separatamente a Gtt e Agenzia della Mobilità Piemontese in merito alla modifica delle linee del trasporto pubblico locale che interessano le due città. Le osservazioni presentate, infatti, senza valutazioni tecniche nel merito, non sembrano aver trovato particolare accoglimento nella proposta arrivata qualche giorno fa.
In particolare le due Amministrazioni puntano il dito contro l’eliminazione della linea 38 che collega le due Città al quartiere torinese di Mirafiori e allo stabilimento Fiat: «Non è una soluzione condivisibile - scrivono nella lettera – e dovrebbe essere valutata a fronte di oggettive esigenze e ineludibili necessità, anche a seguito di un confronto con il Mobility Manager del plant Stellantis, con cui, peraltro, la Città di Grugliasco ha avviato una proficua interlocuzione». E comunque di abolizione del 38 non si può parlare se non si ragiona almeno su di un potenziamento del 17, sia dal punto di vista della frequenza, che da quello del percorso. «Sarebbe utile valutare una linea 17 dedicata in corrispondenza dell’inizio e della fine dei turni che si allunghi almeno fino in corso Tazzoli razionalizzando eventualmente le fermate intermedie – proseguono – Inoltre, bisognerebbe potenziare la linea 17 durante tutta la giornata in considerazione del fatto che con la soppressione del 38, le linee 97 e 98 coprirebbero il collegamento con lo stabilimento ai cambi turno, ma non durante il giorno, privando l’utenza collegnese e grugliaschese di un collegamento costante con quartiere Mirafiori».
I due Comuni, al fine di migliorare la percorrenza, accettano modifica del tracciato del 44, laddove coincide con quello del 76 sul territorio grugliaschese, ipotizzando quindi che il percorso vada da piazza Don Borio al Gerbido, per proseguire per via Crea, strada Antica di Grugliasco, corso Torino e via Galimberti, evitando il giro più lungo all’interno di Borgata Quaglia. A supporto di questa scelta che accorcerebbe i tempi di percorrenza ci sono anche le segnalazioni ricevute dagli istituti scolastici sui ritardi accumulati in particolare su corso Torino a causa del traffico intenso. Sempre riguardo al 44, lo scorso anno, era stato richiesto il prolungamento sul territorio di Collegno e se questo non dovesse accadere, «occorrerà valutare una soluzione alternativa per il collegamento all’interno de Pip, in via Italia e via Nazioni Unite, mediante servizi di trasporto urbano e suburbano anche con una redistribuzione dei chilometraggi residui dovuta all’eventuale soppressione del 38». Una richiesta che ha una ragione ulteriore, ossia l’intenzione di risolvere il contratto con Extra.To per la linea 246-Percorso n.87 solo urbana “Collegno Fermi-Collegno Pip” che obbliga l’utenza ad avere un secondo titolo di viaggio oltre all’abbonamento suburbano. Inoltre, l’estensione del 44 potrebbe rendere più agevole per i grugliaschesi il raggiungimento delle attività commerciali della zona.
Infine, per quanto riguarda il 76, se da un lato la modifica del percorso a Grugliasco con il passaggio in corrispondenza del Borgo Nuovo è una proposta attesa e assolutamente necessaria, accompagnata dal necessario aumento dei mezzi circolanti, dall’altro si esclude categoricamente il prolungamento proposto nel tratto tra via Rivalta o via Da Vinci verso Sud, corso Allamano e strada del Portone, dove non ci sono abitazioni che richiedano il passaggio di mezzi pubblici, che sarebbero necessari, invece, in direzione opposta: «L’ampliamento del Polo Scientifico e la residenza Universitaria di Villa Claretta su via Cotta impongono il miglioramento del collegamento tra la metropolitana e le strutture universitarie – affermano Bianco e Mattiuzzo – pertanto chiediamo che alla fine di via De André, il 76 anziché prendere via Da Vinci verso corso Allamano, svolti verso nord su via Da Vinci e corso Torino per riprendere il percorso verso il capolinea della metropolitana Fermi. Per quanto riguarda il transito a ovest del centro cittadino, sarebbe utile proseguire su via Don Caustico fino a piazza I Maggio per poi fare la rotonda e tornare su corso King». Per il tratto collegnese, invece, vista la situazione insostenibile dei collegamenti di Villaggio Dora, si accetta la proposta di estensione del tracciato, chiedendo però di non sopprimere la corsa CP1 nell’orario di punta mattutino e di valutare l’ipotesi di un ulteriore prolungamento del 76 fino a via Portalupi, zona densamente abitata, con giro inverso del quartiere rispetto al 44 e CP1.
Il tutto, ovviamente, va accompagnato da un effettivo rispetto degli orari e dall’utilizzo di mezzi idonei, senza trascurare l’aspetto disabilità.