GUARDA LE FOTO A 70 ANNI DALLA MORTE DI CLEMENTE RAVETTO - LA COMMEMORAZIONE AL MONUMENTO DI VIALE GRAMSCI

fpasquino
21 Aprile 2023

Il 1° maggio 2023 sono esattamente 70 anni dalla morte di Clemente Ravetto, storico aviatore, nato a Grugliasco il 6 aprile 1878, ricordato per aver partecipato a quella che da molti è considerata la prima manifestazione aerea nel Sud Italia, più precisamente in Sicilia, a Palermo.

In viale Antonio Gramsci, a Grugliasco, esiste un monumento che ricorda il pioniere del volo. Sabato 29 aprile, alle ore 12,15, al monumento di viale Gramsci, l'Amministrazione comunale ha deciso di ricordare questa figura storica grugliaschese. Il sindaco, Emanuele Gaito, l'assessore alle associazioni Dario Lorenzoni, il direttore de La Manovella Roberto Valentini, la Cojtà Gruliascheisa, l'ex consigliere comunale Giovanni Sillo che hanno voluto fortemente questa commemorazione e le forze dell'ordine della Città, hanno ricordato Ravetto a 70 anni dalla sua morte, posando una corona d'alloro proprio davanti al monumento di viale Gramsci, a fianco alla cappella di San Rocco.

Sponsorizzato dall’organizzatore della manifestazione ‘Vincenzo Florio’, Clemente Ravetto si recò nel 1909 nella capitale francese per acquistare un ‘voisin’, spettacolare gioiello tecnologico in grado di librarsi in cielo. Caricato su un vagone ferroviario, l’aereo giunse a Palermo e li fu assemblato in vista delle gare che vedevano la partecipazione anche di altri proto-aviatori che giustamente oggi chiamiamo ‘pionieri’. Il 1° maggio del 1910 iniziarono le gare. Clemente Ravetto accende il motore, prende velocità e si alza verso il cielo. Era il primo volo aereo del sud Italia, in Sicilia, a Palermo. Vola in cielo all’altezza di 40 metri, percorre 200 metri e rovina verso terra.

«È forse impossibile riuscire a trasformare in parole l’emozione e lo stupore che doveva suscitare un volo aereo nei primi anni del ‘900 - dicono il sindaco Emanuele Gaito e l'assessore Dario Lorenzoni -. Fino a qualche decennio prima il volo era qualcosa di irraggiungibile per l’essere umano, un traguardo quasi mitologico. Oggi è una cosa normale, ma tutti noi proviamo un certo sbigottimento quando, ai bordi di un aeroporto, vediamo queste immense macchine prendere il volo».

Foto gentilmente concesse da "La Manovella" - Foto della commemorazione di Elisa Ferrari e Aleksandar Pizzul 

Si ringrazia Roberto Valentini 

Galleria immagini
  • Informazioni
  • Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Redazione
  • Newsletter
Seguici su