Sarà la musica la protagonista del quarto appuntamento, in live streaming, di Solo in teatro, il progetto per il teatro scritto dalla regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi e prodotto e sostenuto dalla Fondazione Cirko Vertigo per la Stagione Teatrale 2020-2021, una stagione appositamente progettata e scritta durante il lockdown della scorsa primavera per fronteggiare eventuali e intermittenti chiusure dei teatri a causa dell’epidemia di Coronavirus.
Sabato 14 novembre alle 21 andrà in scena dal teatro Cafè Muller, in live streaming sulla piattaforma Nice, Luca Morino, fondatore e leader del gruppo dei Mau Mau, con il concerto Dewest – Deserti immaginari per lupi solitari. Lo spettacolo sarà visibile, sia in live streaming sia successivamente on demand, registrandosi sulla piattaforma www.niceplatform.eu al costo di 3,50 euro. Si può acquistare il singolo biglietto o scegliere la formula Pacchetto o Abbonamento, o ancora è possibile sostenere il progetto con una donazione (erogazione liberale) che consente una fruizione libera per un intero anno a tutti i contenuti. I primi tre appuntamenti della stagione sono seguibili on demand con le stesse modalità.
Un soundskape evocativo in grado di dare spazio al silenzio e quindi di valorizzare ogni suono. Da questa idea parte Morino, cantante, chitarrista e scrittore, per la creazione di Dewest. Il lavoro si inserisce nell’ambito di uno studio sul tema dell’introspezione e sulla trasfigurazione dell’immaginario generato dai cosiddetti spaghetti western, cinema che ha visto il suo apice nel lavoro di Sergio Leone ed Ennio Morricone nel periodo a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. Dewest è un concerto di circa 25 minuti in cui la voce del protagonista non è accompagnata solo dal suono, ora crudo, ora liquido ed evocativo, della chitarra elettrica, ma risulta immersa in un paesaggio sonoro di suoni elettronici e registrazioni sul campo.
“Tutto questo nasce dal concetto di solitarietà, nel senso di introspezione nell’essere solitari, che è diverso dall’essere in solitudine – spiega l’artista - La peculiarità del progetto Solo in teatro è perfettamente in linea con il mio personale progetto al quale sto lavorando da molto tempo. In scena ci saranno suoni e parole, ma suoneranno anche i silenzi”.
Dare spazio ai silenzi per Morino non vuol dire però dare vita a un prodotto sonoro esclusivamente rarefatto, bensì creare lo spazio in cui suoni e silenzi si alternano e valorizzano. Una sorta di filosofia musicale la sua, come definita dal musicista stesso. “In scena suonerò la chitarra elettrica e acustica, l’organo, le percussioni e l’armonica – spiega ancora Morino – Il tutto accompagnerà la mia voce. Alternerò canto e parlato, di registrato ci saranno solo alcuni contributi del paesaggio sonoro che sto creando. Il materiale prodotto durante la residenza al Cafè Muller sarà eseguito davanti a un pubblico, seppur virtuale, per la prima volta. La prendo come una sfida compositiva”.
La creazione in solo di Morino è per lui un lavoro in fieri, l’embrione di un prodotto che diventerà corale ma che, studiato singolarmente, mostra ora all’artista tutti i suoi pro e contro con più chiarezza. Per Morino le luci di Dewest sono fondamentali tanto quanto la musica e quindi sono oggetto di attento studio durante i giorni di preparazione antecedenti lo spettacolo. Obiettivo per Morino: arrivare a creare un paesaggio a 360 gradi.
Cantante, chitarrista e scrittore torinese, Luca Morino, da membro fondatore e leader del gruppo dei Mau Mau, diventa esponente di spicco negli anni Novanta della musica underground. Nel 2003 intraprende un progetto solista di musica elettronica ribattezzato Lucamor, che comprende un libro e un album Mistic Turistic/Moleskin Ballads. Il suo lavoro spazia da atmosfere scarne e acustiche sfiorando l’elettronica, per arrivare fino al reggae e allo spaghetti western. All’inizio del 2020 ha realizzato Macaia - Sulla rotta dei cantautori liguri-piemontesi, uno spettacolo sulla musica e la narrazione dei cantanti che, negli ultimi cinquant’anni, hanno costituito l’ossatura della canzone d’autore italiana. Attualmente sta scrivendo un nuovo album di canzoni e musiche incentrate sulla trasfigurazione dell’immaginario dei cosiddetti spaghetti-western, con la collaborazione del regista/artista Licio Esposito.
Come per i precedenti appuntamenti, a precedere lo spettacolo, un docufilm fatto con le riprese del dietro le quinte e le interviste all’artista, realizzate durante la sua settimana di residenza in teatro. Un nuovo modo di stare in teatro che vede coinvolti alcuni dei più grandi esponenti italiani e internazionali dei generi teatro-danza-musica-circo. Ogni artista della stagione presenterà una creazione di venti/trenta minuti di un proprio Solo, estratto di lavori precedenti o una nuova creazione, preceduto da un docufilm fatto con riprese del dietro le quinte e interviste, che vengono trasmessi in streaming prima dello spettacolo e rimangono successivamente fruibili on-demand. Gli spazi del Teatro Café Müller di Torino si trasformano in questo modo in un set cinematografico, una piattaforma di collaborazione e dialogo tra staff del teatro e performer. Obiettivo del progetto: svelare gli aspetti inediti della professione dell’artista e permettere ad artisti e tecnici di continuare a produrre arte e cultura, anche in un momento di grandissima difficoltà per l’intero settore teatrale.
Dopo Luca Morino, gli artisti che andranno in scena nel 2020 saranno: Jurij Ferrini, con il monologo attonito di Vladimiro e Nicoletta Cabassi, con la sua danza in continua trasformazione di In divenire/In becoming. Su Niceplatform si trovano tutte le nuove date già fissate per il 2021, fra cui spiccano, fra gli altri, nomi come quello del comico Leo Bassi, dell’attore Roberto Zibetti e della danzatrice Michela Lucenti.